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Master in Intelligenza Artificiale Centrata sull'Uomo

Università degli Studi di Milano


Sede

Italia

Modalità di studio

Campus

Lingua del programma

Inglese

Aree di studio

Intelligenza Artificiale

Durata

2 Anni

Formato

Full-time

Tipo di programma

Master in ambito scientifico

Costo

Richiedi informazioni

Descrizione del programma

L'intelligenza artificiale centrata sull'uomo è un nuovo paradigma che ora è al centro delle attività di ricerca e sviluppo sia di grandi aziende che di prestigiosi centri di ricerca internazionali negli Stati Uniti e in Europa. L'idea di base è quella di spostare l'attenzione dall'Intelligenza Artificiale da applicazioni "stand-alone" destinate a sostituire gli esseri umani in compiti intelligenti a applicazioni interattive in cui l'intelligenza umana e quella della macchina lavorano insieme per superare le limitazioni di entrambe.

L'obiettivo generale di questo programma di laurea magistrale è formare nuovi professionisti capaci di accompagnare la diffusione capillare dell'Intelligenza Artificiale nel mondo professionale, consentendo l'integrazione ragionevole e responsabile delle nuove tecnologie nel contesto umano in cui devono essere utilizzate. Questa integrazione mira a risolvere problemi complessi che coinvolgono una costellazione di variabili non tecniche: obiettivi strategici, valori morali, vincoli legali, bias cognitivi e altri fattori psicologici e sociali. Da questa prospettiva, il contributo degli agenti umani diventa una parte integrante di un sistema di Intelligenza Artificiale, e l'Intelligenza Artificiale stessa diventa un insieme di tecnologie sofisticate per migliorare l'intelligenza degli agenti umani espandendo le loro capacità cognitive. Pertanto, c'è un bisogno essenziale di competenze fortemente interdisciplinari per guidare in modo significativo e responsabile questo processo di integrazione delle nuove tecnologie nei contesti reali.

L'obiettivo è formare figure di collegamento tra le competenze tecniche degli sviluppatori esperti e le competenze trasversali necessarie per integrare le applicazioni di IA nel contesto umano in cui vengono implementate.

Sbocchi occupazionali

Esperto in Cooperazione Uomo-AI


Funzione in un contesto aziendale: - Coordinare team di lavoro ibridi (composti da esseri umani con diverse competenze e macchine), promuovendo l'interazione tra esperti IT, manager, esperti di settore, designer UX e stakeholder.\n- Organizzare la divisione dei compiti e le modalità di cooperazione tra esseri umani e macchine, tenendo conto degli aspetti psicologici, etici, sociologici e culturali.\n- Tradurre le esigenze degli stakeholder per elaborare progetti di sviluppo basati sull'AI all'interno di un'organizzazione o azienda.\n- Proporre sessioni di coaching e formazione per illustrare ai dipendenti i benefici che i team ibridi uomo-macchina possono portare all'organizzazione.\n- Coordinare la collaborazione con consulenti esterni (economisti, sociologi, analisti).\n- Proporre nuovi indicatori di performance per valutare l'efficacia dei team ibridi.\n- Valutare adeguatamente gli aspetti etici, psicologici e sociali dell'introduzione dell'intelligenza artificiale nell'ambiente di lavoro e nel contesto sociale generale.

Competenze associate alla funzione: - Capacità di prendere decisioni sulla base delle fondamenta logico-epistemologiche, cognitive e computazionali dell'intelligenza artificiale;\n- Capacità di utilizzare strumenti di analisi e visualizzazione dei dati finalizzati all'interazione uomo-computer;\n- Capacità di contribuire allo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale nei campi dell'istruzione, delle scienze umane, dell'arte e della cultura;\n- Capacità di connettere collaboratori con diverse competenze per integrare efficacemente le tecnologie di intelligenza artificiale nel contesto lavorativo.

Sbocchi occupazionali: Il laureato del master potrà trovare impiego come referente AI in piccole e medie imprese, in aziende e gruppi aziendali, comprese quelle con dimensione transnazionale, nelle amministrazioni pubbliche, autorità indipendenti e agenzie nazionali, UE e internazionali. Potrà anche operare come consulente freelance.


Esperto in Neuro-AI

Funzione in un contesto lavorativo: - utilizzare modelli virtuali del cervello per avanzare il percorso diagnostico e terapeutico/riabilitativo nella direzione della medicina di precisione e personalizzata, in neurologia clinica;\n- interfacciare il contesto clinico con le nuove tecnologie ICT basate sull'AI;\n- supervisionare le attività di formazione del personale sanitario promuovendo la crescita e la diffusione di una "cultura AI".\n- valutare adeguatamente gli aspetti etici, psicologici e sociali legati all'introduzione dell'intelligenza artificiale nel contesto sanitario e sociale.

Competenze associate alla funzione: - capacità di prendere decisioni basate sulle fondamenta neuroscientifiche, cognitive e informatiche dell'AI;\n- capacità di analizzare e visualizzare dati, nel contesto dell'interazione uomo-computer;\n- capacità di coordinare un team composto da informatici ed esperti di settore;\n- capacità di applicare l'AI nel campo della medicina.

Sbocchi occupazionali: Strutture cliniche, sia pubbliche che private, centri di neuroscienze, dipartimenti R&D che sviluppano piattaforme digitali e tecnologiche per la medicina personalizzata e di precisione, dipartimenti ICT nel campo biomedico.


Esperto in AI e Diritto

Funzione in un contesto aziendale: - applicare tecniche di AI all'interno del quadro giuridico pertinente di agenzie pubbliche, organizzazioni private o organizzazioni internazionali;\n- consigliare gli organi di policy-making e i professionisti IT sulla protezione dei diritti nelle operazioni di raccolta e analisi dei dati e nei processi decisionali algoritmici;\n- supervisionare l'uso consapevole dell'AI da parte degli utenti o eventuali profili di responsabilità civile e penale (per l'utente o l'organizzazione) derivanti dall'uso di strumenti innovativi;\n- svolgere funzioni di prevenzione della discriminazione e supervisione della protezione dei dati;\n- supervisionare le attività di formazione del personale promuovendo la crescita e la diffusione di una "cultura AI".

Competenze associate alla funzione: - capacità di prendere decisioni basate sulle fondamenta legali, etiche, cognitive e informatiche dell'AI;\n- capacità di lavorare attraverso metodologie AI impiegate in organizzazioni pubbliche e private;\n- capacità di cogliere opportunità per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, supervisionando eventuali profili di responsabilità civile o penale derivanti dal suo utilizzo;\n- capacità di coordinare un team composto da esperti IT ed esperti di settore;\n- capacità di interagire con manager, esperti IT e utenti di organizzazioni pubbliche e private che impiegano tecniche AI per supervisionare la protezione dei diritti in gioco.

Sbocchi occupazionali: Corporazioni e gruppi aziendali, comprese quelle di dimensione transnazionale; amministrazioni pubbliche; autorità indipendenti e agenzie nazionali, UE e internazionali; liberi professionisti.

Informazioni sulla Scuola

L'Università degli Studi di Milano è un università pubblica di insegnamento e ricerca, che - con 8 facoltà e 2 scuole e un corpo docente di oltre 2000 professori - si distingue per la sua ampia varietà di campi disciplinari. Istituto di punta in Italia e in Europa per la produttività scientifica, l'Università di Milano è la più grande università della regione, con circa 64.000 studenti; è anche una risorsa importante per il contesto socio-economico di cui fa parte. Milano è, infatti, la capitale della Lombardia, una delle regioni più dinamiche e internazionali dell'Unione Europea, leader nell'economia nazionale che si colloca all'avanguardia italiana negli investimenti in ricerca e sviluppo e nell'impegno per l'innovazione tecnologica.

L'Università di Milano possiede anche un notevole patrimonio artistico e culturale che include importanti edifici storici, collezioni ereditate e acquisite, archivi, giardini botanici e il vecchio Osservatorio di Brera commissionato da Maria Teresa d'Austria. I dipartimenti dell'Università sono ospitati in importanti edifici storici nel centro di Milano e in moderni edifici nell'area conosciuta come Città Studi. Tra i palazzi che ospitano le strutture dell'Università ci sono la vecchia Ca' Granda (la grande casa) – un complesso monumentale del XV secolo nel cuore del centro storico - il Palazzo Greppi del XVIII secolo progettato da Giuseppe Piermarini – che costruì il Teatro alla Scala di Milano – e il Collegio di Sant'Alessandro del XVII secolo commissionato dalla famiglia Arcimboldi. La collezione di libri, che è una delle più ricche della regione, è conservata in 47 biblioteche, mentre il Centro APICE raccoglie stock di libri rari e preziosi e archivi. L'Università ha anche un Coro e una propria Orchestra, che contribuiscono attivamente alla vita culturale della città e ricevono riconoscimenti internazionali con sempre maggiore frequenza.

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